Radici del Sud
suoi rilassanti contrasti fra il bianco delle pareti e la pietra delle volte. Bella l’esposizione dei vini, scelti per altro con intelligenza: un’intera parete di cor-ten schiera i rossi, laddove i bianchi occhieggiano da un luminescente frigorifero a vista. Chine di Gianni Bruni alle pareti: carte nautiche, portolani e altri oggetti ispirati all’immaginario del mare. D’estate si può mangiare in un grazioso dehors. In sala la maitre-sommelier Silvia Antonazzo, gentile e competente; in cucina Solaika Marrocco, tanto giovane quanto sicura di sé nel riformulare tradizione e territorio con tecnica e fantasia. Un esempio? Il Risotto Carnaroli, agretti, canestrato pugliese, animelle e patata zuccherina può valere per tutti.
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